Un centro educativo per l’infanzia e le famiglie, una squadra di giovani tuttofare appositamente formati, un laboratorio di falegnameria per ragazzi e uno di cucito ('Fili di lavanda') per le donne straniere che abitano nelle case Acer di via Agucchi. Previste, inoltre, attività di socializzazione ed eventualmente la creazione di un piccolo emporio solidale per la distribuzione del cosiddetto “no food”. Sono le sei azioni per contrastare l’esclusione sociale che fanno parte di “Case Zanardi a Pescarola”: un nuovo progetto gestito da Coordinamento volontariato Lame, cooperativa Eta Beta, associazioni Senza il Banco e Terra Verde e sponsorizzato dal Comune di Bologna e dall'Istituzione per l’inclusione sociale e comunitaria “Serra Zanetti”.

Ma tra le altre finalità di “Case Zanardi a Pescarola” ci sono anche il dare risposte ai nuovi bisogni emergenti, il contrasto alla dispersione e all'abbandono scolastico e formativo, la prevenzione del disagio giovanile, la costruzione di occasioni per l’auto-imprenditorialità, il rafforzamento del dialogo tra culture e generazioni diverse, la lotta allo spreco di risorse e la valorizzazione del volontariato, dei luoghi e degli spazi presenti sul territorio. Ecco allora il sostegno all'essere genitori, le attività ludiche ed educative, il creare la possibilità di inserimenti lavorativi, il dar nuova linfa alle attività artigianali e di restauro mobili e la promozione di una filosofia del recupero, del riciclo e del riutilizzo.
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